A dieci anni dalla scomparsa, un convegno e una riflessione sull’esperienza di Marcello “Mirko” Sighinolfi.
Sabato 19 ottobre ore 9.15 in sala Marcello “Mirko” Sighinolfi, via del macello – torre dei bolognesi a Nonantola.
Marcello Sighinolfi nasce a Nonantola nel 1923 da una famiglia di operai e braccianti. Dopo la scuola di avviamento professionale lavora come operaio metalmeccanico allβofficina Fratelli Barbieri di Modena, dove conosce alcuni anziani operai antifascisti. Dalla primavera del 1943 Γ¨ in servizio alla Marina Militare, e con lβarmistizio dellβ8 settembre ritorna a casa ed entra nelle fila della Resistenza partigiana modenese, con il nome di battaglia βMirkoβ, diventando comandante del battaglione Achille di Nonantola, della brigata gappista βWalter Tabacchiβ. Γ tra i principali protagonisti dei combattimenti per la liberazione di Modena, il 22 aprile 1945. Durante la lotta partigiana aderisce al Partito comunista e a guerra finita Γ¨ prima dirigente dellβANPI di Modena poi della Camera confederale del lavoro. Si trova a gestire i difficili momenti della serrata alle Fonderie Riunite e lβeccidio di 6 operai il 9 gennaio 1950. Nel 1951 viene inviato in Puglia, dove assume la guida della Camera del Lavoro di Bari negli anni delle battaglie per lβoccupazione delle terre e la riforma agraria. Nel 1956 Γ¨ chiamato a Roma da Giuseppe Di Vittorio in veste di vice segretario organizzativo. Rientra poi in Emilia, dapprima come segretario della Cgil regionale e poi della Camera del Lavoro di Bologna sino alla fine degli anni Settanta. Conclusa lβattivitΓ lavorativa, Sighinolfi si impegna nellβassociazionismo partigiano, diventando anche presidente dellβANPI di Modena, e sostiene con forza lβattivitΓ dellβIstituto storico di Modena, dedicandosi con passione e rigore intellettuale allβattivitΓ di divulgazione della storia e della memoria della Resistenza nelle scuole.